La Storia della pieve di San Cresci

La Pieve di San Cresci è un luogo storico e pieno di cultura artistica. E’ una costruzione religiosa sita difronte il Borgo medioevale di Montefioralle nel comune di Greve in Chianti risalente al X secolo ed è nel territorio della diocesi di Fiesole.

Le prime informazioni della Pieve di San Cresci risalgono al 948 e sembra sia la Pieve più antica del Chianti.

Il complesso de La Pieve di San Cresci comprende anche la cappella del SS. Sacramento, la sacrestia e la casa colonica.

Il fabbricato è stato costruito nel bel mezzo delle campagne ed è attorniato da diverse imprese vinicole. Il panorama che si gode in questi posti è a dir poco goduria piena!

Il restauro della Pieve è stato eseguito dalla Diocesi di Fiesole con la consulenza della Soprintendenza ai beni architettonici con il coordinamento del prof. Duccio Trassinelli.

I lavori alla Pieve di San Cresci durarono fino al 1997 e durante il restauro della cappella furono ritrovati dodici dipinti raffiguranti santi risalenti al 1854.

San Cresci il mulino

Cosa è oggi la Macina di San Cresci e la Pieve

Questo luogo più di trent’anni fa era un rudere in pieno decadimento ma nel 1991 Duccio Trassinelli e Demetria Verduci hanno portato avanti il restauro, incluse le ex-cantine della Pieve adibendo la struttura a residenza per artisti internazionali “ La Macina di San Cresci “, membro di RES ARTIS.

Demetria Verduci, per gli amici “Mimma” è una persona proveniente da studi di architettura, mentre Duccio Trassinelli è un designer.

La Macina di San Cresci, accanto alla Pieve, ha così ritrovato il suo splendore a seguito di un’attento e minuzioso restauro di tipo conservativo portato avanti da “Mimma e Duccio”.

Ci raccontano che il restauro delle ex-cantine è stato particolarmente complesso essendo queste la parte fondamentale dell’intero immobile.

Entrando a La Macina si respira da subito aria di arte, creatività e passione che Mimma e Duccio non tentano nemmeno per un attimo di nascondere!

Mulino di San Cresci intervista a Duccio e Mimma

L’intervista

Siamo andati ad intervistare la coppia che respira e fa respirare arte da ormai trent’anni e di arte ci siamo saziati.

E’ stato un appuntamento indimenticabile! In tutta la loro semplicità e passione per il loro impegno hanno saputo far trasparire il fulcro sul quale si incentra la loro passione per l’arte e la creatività.

Nell’intervista che ci hanno concesso ci hanno aperto le porte come se fossimo di casa.

E’ proprio una residenza per artisti! Dovunque volti lo sguardo ci sono opere di qualsiasi genere: dai dipinti su tela a sculture e tanto altro!

Come residenza per artisti la Macina di San Cresci sprigiona subito calore e socialità.

All’interno troviamo un grande spazio dedicato agli artisti e alle loro realizzazioni, quadri, lampade, sculture  e  un enorme tavolo ricavato dalla base di un tino.

In questa stanza è stato ricavato anche un piccolo palco scenico per videoproiezioni; alla fine di ogni periodo di residenza gli artisti presentano il lavoro realizzato che poi esporranno in varie parti del mondo.

A La Macina di San Cresci gli artisti vivono un’esperienza di scambio e collaborazione, con momenti di integrazione con la comunità locale.

“Ogni artista è libero di trovare e seguire la propria ispirazione senza avere vincoli, e produrre così le proprie opere immerso nella crearività.”

La Petizione

Questo luogo di arte e cultura deve continuare a vivere , per questo è stata istituita aperta una Petizione da Mimma e Duccio, a seguito dello sfratto intimato dal Parroco di  Greve in Chianti.

Aiutiamo Mimma e Duccio a portare avanti il percorso della residenza artistica.

Qui il QRCode per firmare la Petizione

Petizione per San Cresci
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